la quarantena... con gli occhi dei ragazzi
In questo periodo così travagliato della nostra storia, gli studenti del triennio del Liceo Artistico “A.Musco” di Catania sono riusciti a realizzare un progetto fotografico dal forte impatto visivo ed emotivo, raccontando la loro quotidianità, le loro paure e le loro speranze durante la quarantena.
Disagi, angosce e attese prendono forma in foto che alternano dettagli e vedute, luci e ombre. “I luoghi rappresentati – spiega la Dirigente scolastica Dott.ssa Cristina Cascio - sono quelli della loro quotidianità, ma trasfigurata, e disincarnata. Il contesto, il quartiere dormitorio, la periferia ai margini della grande città, vengono filtrati dall’occhio del ragazzo, diventando veri e propri messaggi, richieste di aiuto, ma anche desideri mai espressi o speranze in un futuro diverso, costruito da loro stessi”.
Il progetto è nato nell’ambito della disciplina “Laboratorio audiovisivo”. Guidati dalla prof.ssa Sonia Giardina, i ragazzi hanno realizzato delle foto dalla straordinaria qualità artistica, che esprimono visioni intense e personali. “Con questo progetto – racconta Erika Giulini di IV A - ho provato una sensazione di libertà di pensiero perché sono riuscita a esprimere ciò che voglio, tramite delle semplici foto spontanee, avvenute in momenti diversi tra loro. Nonostante queste brutte giornate, facendo queste foto so-no stata bene perché ho potuto esprimere tutta me stessa”.
Tutti gli studenti hanno partecipato al progetto, anche coloro che sembrava difficile coinvolgere non solo con la didattica a distanza, ma anche con quella normale. Un successo importante per la scuola “A.Musco” che opera in un contesto difficile (Zia Lisa, Librino, San Giorgio, Pigno), dove i ragazzi non dispongono di dispositivi informatici adeguati e spesso vivono situazioni personali, familiari e sociali complesse.
Il frutto di questo progetto è un e-book dal titolo “Con i nostri occhi”, scaricabile dal sito della scuola, un viaggio intimo e corale in cui i ragazzi, attraverso foto e frasi, rivelano se stessi in uno dei periodi più difficili della nostra storia personale e collettiva.